A trent'anni dalle stragi mafiose del 1993 di Firenze, Milano e Roma, per la prima volta Palermo ha provato a ricucire le ferite inferte da quegli attentati, riunendo in un convegno magistrati, uomini di Chiesa, storici dell'arte, restauratori e soprattutto familiari delle vittime e testimoni diretti di quella guerra che ha fatto decine di morti e danni incalcolabili al patrimonio artistico del Paese. Il desiderio di raccontarsi, condividere quel dolore, testimoniando un'esperienza che è stata trauma e perdita, è partito proprio da loro. Il testo, che raccoglie gli atti del Convegno, prende spunto da una ricerca condotta da Alessandra Dino sulla valenza simbolica degli eventi drammatici del '93 e dalle sollecitazioni provenienti dalle tante persone incontrate e intervistate. Il saggio vuole essere un tributo che Palermo offre alle altre città ferite e ai tanti cittadini che da quei fatti sono stati oppressi. Un cerchio che si chiude, ma per continuare a riprodurre nuove spirali sempre più ampie; una celebrazione della memoria, indivisibile dal desiderio di rinascita, nonché da una decisa e forte richiesta di verità.