Un giorno d'autunno, ad Amrain, Bindschädler è venuto a trovare Kaspar Baur al cimitero in cui è sepolto, e ora si è fermato a pensare alle persone e ai tanti episodi che hanno avuto un significato nella vita del suo vecchio amico, persone ed episodi che Bindschädler cerca adesso di rintracciare, camminando nel villaggio di Amrain, dove le case e i luoghi di cui ha sentito il racconto non ci sono più, o sono in rovina. Amrain è un piccolo villaggio sul versante meridionale del Giura, ma Kaspar Baur, che ad Amrain era nato, cresciuto e infine morto, era convinto che fosse il centro del mondo. In questa sua centralità, Amrain (am-Rain: sul ciglio) confina con grandi spazi, con le immense pianure russe, con il cielo di Israele, con il firmamento, con l'isola di Rügen, "terra dei venti", e il viaggio nell'isola di Rügen, descritto dallo stesso Kaspar Baur nell'epilogo del romanzo, conclude, come meta di una ricerca dell'origine (della propria origine), una narrazione condotta nel segno della gratitudine, o forse della devozione, alla vita. Postfazione di Werner Morlang.