Dall'epoca in cui J.M. Keynes sviluppò la prima analisi macroeconomica moderna, le spiegazioni offerte dai macroeconomisti riguardo la natura e le cause del ciclo economico sono mutate spesso in modo profondo, e tali mutamenti hanno giocato un ruolo rilevante nel ridefinire le giustificazioni concettuali e scientifiche a cui le varie impostazioni della politica macroeconomica di stabilizzazione potevano far ricorso. Questo volume intende offrire agli studenti impegnati nelle lauree specialistiche di economia e nei corsi di master, un quadro dei maggiori sviluppi del dibattito sul ciclo economico nell'ultimo mezzo secolo. I principali filoni di ricerca vengono analizzati e discussi adottando due criteri di fondo: da un lato la visione del ciclo economico proposta da ciascuna teoria viene confrontata con l'esigenza di spiegare i fatti stilizzati delle fluttuazioni in modo compatibile con il requisito teorico dell'equilibrio economico; dall'altra vengono discusse a fondo le implicazioni delle varie teorie per la condotta della politica di stabilizzazione macroeconomica. In questa duplice prospettiva vengono analizzate e discusse le prime teorie keynesiane del ciclo basate sul moltiplicatore-acceleratore e sullo schema dinamico AD-AS; il monetarismo e i suoi successori teorici: la Nuova Macroeconomia Classica, con l'introduzione delle aspettative razionali e dei requisiti di microfondazione, e la teoria del ciclo reale che completa questo programma di ricerca in un'ottica interamente walrasiana; infine vengono presentate le più recenti teorie del ciclo che riprendono e ampliano alcune idee keynesiane in modo però coerente con i requisiti di microfondazione dei comportamenti economici.