In questo volume si intende offrire un'interpretazione plausibile della modernità a partire dal particolare contributo di Georg Simmel. La portata ontologica della sua riflessione è colta alla luce di un particolare "ritmo" che innerva, dal di sotto e dal di dentro, il reale, vale a dire la tensione tra poli diametralmente opposti. Il dinamismo che scaturisce da tale "opposizione" non si presenta come un tertium quid, o come una sintesi tra due elementi, ma come tensione relazionale capace di offrire uno spazio nuovo e abitabile d'esistenza, dentro il quale interpretare il senso che sottostà a tutto ciò che è. Il "tra" relazionale è per Simmel non soltanto un nuovo oggetto di conoscenza per interpretare i fenomeni sociali, ma anche il luogo per cogliere il dinamismo tensionale presente nell'essere stesso. Il punto di partenza della riflessione è certamente il luogo della società, colta non come "fatto" statico, ma come dinamismo della realtà che, in quanto evento conoscitivo, è capace di orientarsi costantemente verso il soggetto che indaga.