Il desiderio di uccidere quella donna diventa la sua ossessione. Un ritornello nella testa, una smania disperata che non concede spazio alla logica e ai sentimenti. Ucciderla perché lei non lo vuole più, perché il mondo gli è crollato addosso, perché non riesce a crederci. Ucciderla. Con un pugnale o una pistola poco importa. Ma, proprio quando la disperazione degenera in follia, un incontro straordinario e incomprensibile lo persuade a tornare sui suoi passi. E a scrivere. Protagonista di questo racconto autobiografico, che con levità ripercorre gli ultimi settant'anni di storia e costume italiani, è un padre, un uomo per bene, incapace soltanto di rassegnarsi all'ennesimo abbandono.