Il 1° gennaio 1915 Guillaume Apollinaire conobbe in treno, mentre andava a raggiungere il suo reggimento a NÎmes, la giovane insegnante di liceo di Orano Madeleine Pagès. Presto quel breve incontro doveva trasformarsi, grazie alla "magia della scrittura", in un romanzo di seduzione e d'amore. Apollinaire rivide Madeleine una sola volta, a Orano, durante una licenza dal fronte, alla fine del 1915; ma le sue lettere alla "fidanzata di guerra" (quelle di lei sono andate perdute) rivelano in entrambi un sentimento intenso, esaltato, ispirato alla ricerca di un assoluto nell'eros e nell'esistenza. Poi, nel marzo 1916, la ferita di una scheggia di obice alla testa, e la rinuncia enigmatica del poeta a Madeleine. Le lettere sono anche uno straordinario diario di guerra, con "i poveri fanti che muoiono come mosche" e "l'orrore tragico, atroce, oscuro del corpo a corpo infernale nelle trincee, nei cunicoli, nei crateri"; e intanto, attraverso i resoconti frammentari, filtrano gli umori segreti, le idee estetiche, i progetti letterari degli anni in cui Apollinaire elaborava la nuova poesia dei Calligrammes. Una testimonianza autobiografica preziosa sull'esperienza del poeta e il suo tempo.