"Di questo prezioso volume, infatti, io mi sono stupita di leggere le parole su carta visto che io, questi "racconti teatrali", ho avuto il piacere di vederli a teatro, di viverne il gesto, la profondità della voce. Leggerli è stato un gran piacere perché Angelo è un bardo, un canstastorie e quando è sulla scena si muove talvolta come un giullare, poi come una marionetta, poi come danzatore, poi come un musicista, insomma fa come fa un attore. Sulla carta è capace di fissare le storie che andrebbero raccontate attorno ai fuochi, e poi tramandate dai padri e dalle madri ai propri figli e figlie."