È il 1909, quando Alfredo Viscardi lascia il suo lavoro a Napoli per rincorrere un sogno: diventare un artista a New York. Aiutato dal cugino Egildo arriva sulle coste americane, e da lì inizia una corrispondenza fatta di avventure, di sofferenze, di conflitti tra la libertà e la miseria, di incontri eccezionali e di una minuta descrizione della realtà newyorkese in fermento; soprattutto dei funzionamenti del mercato dell'arte della city, fotografato nel punto di svolta tra passato e presente. Un documento dal sapore di romanzo rimasto inedito per oltre un secolo, dopo il ritrovamento delle lettere in seguito ad una seduta spiritica in Cappella Sansevero, nel 1944, e ora portato alla luce per volontà di una discendente di Viscardi.