La battaglia di Talamone (225 a.C.) tra galli e romani raccontata interpretando le fonti antiche, a cominciare da Polibio. L'autore inizia studiando le abitudini dei due popoli, soffermandosi in modo particolare sulla loro organizzazione militare e sul diverso modo di combattere. Ripercorre, quindi, i movimenti dell'esercito gallico e gli spostamenti delle legioni romane, seguendo le tracce del loro cammino lungo la penisola italica. Dopo aver inserito l'iniziativa dei galli nel contesto politico-militare del tempo, cerca di comprendere le motivazioni e le modalità secondo cui questa si è sviluppata. Ricostruisce nel dettaglio sia la dinamica del primo scontro tra i galli e le truppe alleate di Roma, sia le fasi della battaglia vera e propria avvenuta nei pressi di Telamon. Studia, inoltre, la conformazione territoriale dell'Etruria costiera e in particolare affronta i problemi inerenti l'identificazione della Kalousion polibiana e l'esatta individuazione del campo di battaglia, argomenti che sono tuttora motivo di discussione tra gli storici. Infine, analizza i numerosi reperti archeologici rinvenuti nella zona che fa capo al colle di Talamonaccio, cercando di determinare il loro reale collegamento con la grande battaglia che mise fine alle invasioni dei galli.