"Synagoga" di Diego Riccobene è poemetto che attraversa l'esperienza della poesia epica, plasmando il linguaggio in forme di senso ulteriore. Dotato di raffinata apodissi e di versi implicitanti e al contempo assertivi, Synagoga evidenzia una scrittura emblematica e una lessicografia raffinatissima. Come pure notevole è il decreto poematico che risolve lo svantaggio dell'epigramma e del frammento a favore di versi limpidi e congrui. Riccobene nella sua seconda opera dimostra maturità poetica, nella sintesi tra cultura ampia e strutturata, sovrasignificazione del linguaggio e suo immediato superamento ed esposizione nel nascondimento, che è tra i punti cardinali dello scrivere in poesia: un'opera preziosa, che non trova facile incasellamento in categorie temporali e spaziali.