L'analisi della breve e travagliata esistenza della Plath, delle poesie e delle prose diventa un'occasione per riflettere sulla società patriarcale dell'epoca e non solo. Qui il ritratto della scrittrice di Boston che, con i suoi versi e la sua angoscia mortale, è diventata un mito, cangia di continuo in altri profili, lacera in verticale infinite biografie e altre imprevedibili storie. La lettura poetica del personaggio si sovrappone all'esame delle sue opere, in un continuo intervallarsi di memorie e componimenti sempre tenendo conto del contesto sociale e culturale in cui visse, scrisse, amò, si ribellò e si tolse la vita a soli trentuno anni. Prefazione di Roberto Coaloa.