Pasolini è stato certamente tra gli autori più significativi del secondo Novecento italiano. Eppure, soprattutto dopo la pubblicazione di dieci "Meridiani" che ne raccolgono l'opera intera, egli appare uno scrittore irrisolto. Programmaticamente irrisolto, perché le incongruenze e gli eccessi (stilistici, formali, concettuali) che caratterizzano i suoi testi, e talora li condannano al fallimento, si devono al tentativo di reagire alla perdita di legittimità sociale della letteratura e alla volontà di presentare al pubblico le proprie opere non come semplici prodotti estetici, ma come "ordigni" capaci, esplodendo nelle mani dei lettori, di modificare immediatamente la percezione che essi hanno della realtà.