L'aritmetica, la geometria, il calcolo e la logica hanno un ruolo rilevante nella Divina Commedia. Nei numeri Dante trova la chiave per immaginare la struttura del mondo ultraterreno in coerenza con un più ampio disegno cosmologico e teologico e una indicazione sicura di come ricondurre gli affari umani ad un progetto di salvezza. Inoltre, la matematica gli fornisce esempi di verità e certezze altrimenti inesprimibili, e, allo stesso tempo, segnala i limiti che la ragione umana non è in grado di varcare. E, dunque, il poeta non esita ad attingere a piene mani al sapere matematico del tempo. Alla matematica dotta dei sapienti, che rilegge alla luce del messaggio cristiano la tradizione pitagorica e platonica. Alla matematica pratica dei mercanti, per i quali il numero è misura e calcolo. Nelle mani di Dante gli esempi e le dimostrazioni matematiche si trasfigurano in immagini e metafore potenti al servizio di una complessa visione poetica dell'uomo e del suo destino. Nessun altro poema ha tanta matematica e scienza come la Divina Commedia. Il libro è un viaggio tra i riferimenti matematici della Divina Commedia, investigati per funzione dimostrativa che il poeta vi attribuisce.