"Questa piccola saga è la storia di uno sconosciuto che, soltanto alla fine del racconto, si può supporre chi sia. È un romanzo ma, talvolta, la realtà è tutt'uno con la fantasia. Nel romanzo c'è un po' di Eros (non guasta mai), descrizioni per chi non avesse ancora visitato Cuba ma soprattutto il modo di vivere dei cubani. Lo scorrere del tempo si nota dallo sbriciolamento, dalle rovine, dalle nascite e dalle morti ma, anche, da un riandare a un passato lontano, che riporta ricordi, eventi trascorsi, pur tuttavia presenti nella mente di ciascuno di noi. È la "nostra storia" che, se ben introiettata, ci regala il desiderio di andare avanti, così da non raccogliere più briciole o polvere che vola via".