«Lukàcs abbandona lo schema unilineare, la vecchia formula del progresso prestabilito in forme univoche, e valorizza il tema delle alternative possibili. Il mondo moderno non è la scena di una rappresentazione già scritta al termine della quale debba esserci necessariamente e fatalmente il trionfo del socialismo. Come non potremo mai escludere una enorme catastrofe naturale o cosmica, perché le leggi di base della natura inorganica sovrastano le altre venute dopo, a partire dalla natura organica, così nella stessa vita sociale i giochi non sono fatti, la partita non è conclusa, tutti gli esiti sono possibili, anche quelli socialmente e politicamente catastrofici.» (Giuseppe Prestipino)