L'Istituto non vuole insegnare una dottrina della storia. Vuole educare al «concetto moderno della storia». Non vuole - per usare parole di Croce del 1923 - «fare una lezione o una lezioncina», che vuol dire «fare il professore, e fare il professore, vale ripetersi». Vuole educare a un metodo e suscitare una sensibilità: il metodo degli studi storici e la sensibilità al problema del rapporto di quegli studi con l'azione, e cioè con la storia presente e urgente intorno a noi. Ci riferiamo al bisogno di storia come essenziale e imprescindibile funzione sociale: che forma, conserva, trasmette, aggiorna la memoria storica, e vi provvede nei modi più varii presso qualsiasi comunità umana e in qualsiasi condizione di civiltà.