L'architettura italiana del dopoguerra è fortemente influenzata dalla struttura. E non solo quando deve fare i conti con problemi statici impegnativi. La struttura entra nel linguaggio architettonico, lo genera, lo modifica, sia nella piccola palazzina romana che nei grattacieli milanesi, nei seri palazzi istituzionali ma anche nelle ville al mare. Questo libro si concentra su sei opere famose nate dalla collaborazione tra architetti e ingegneri celebri: Pier Luigi Nervi, Sergio Musmeci, Arturo Danusso, il meno noto Silio Italico Colombini con Adalberto Libera, Luigi Moretti, Gio Ponti, i BBPR. E lo fa con una lettura anatomica della struttura in cemento armato - esibita o nascosta, reale o ideale - svelando cosí diverse declinazioni dei modernismi italiani.