"La filosofia dell'inconcludenza, completamente denigrata e messa al macero dai suoi contemporanei, è stata dimenticata dagli strati della storia. Potrà mai tornare? Quando Maurice Bogart siede alla sua scrivania e impugna la penna alla luce del lume, non può immaginare il destino che quelle carte, che presto intingerà, andranno a incontrare: quegli accesi aforismi dedicati agli sfollati, quei suoi accaniti consigli ai disperati, quelle insensate fatiche a una virtù dedita che gioisce solo dei successi altrui... Parole, pensieri troppo strampalati, per un mondo che non è abituato e non è certo disposto a perdonare gli eccessi di chi non si attiene alle regole o anche solo le mette in discussione. Perché Maurice è perfettamente conscio di ciò che è: un filosofo. E le sue, sono pagine e pagine dedicate ad un concetto spiazzante, totalmente nuovo, che avrebbe messo in luce, attraverso l'esposizione della più mera condizione umana, la chiave stessa della felicità".