Una manciata di racconti tratteggiano le esistenze di alcuni tra i personaggi del folklore cittadino che quotidianamente sfilano davanti a quella postazione privilegiata nel cuore del centro storico che è il banchetto dell'autore. Attraverso un'acuta analisi dei loro comportamenti eccentrici si compone un romanzo di vite sui generis, un folle intreccio di flora e fauna degno di una giungla tropicale esplorando la quale si scopre come, sotto sotto, in ognuno di noi sonnecchi una scintilla di torrida follia. La scrittura diviene l'occasione per l'autore di mettersi a nudo e per chi legge (indigeno o turista che sia) di conoscere la città da un punto di vista del tutto particolare.