Tratto da una storia vera ancora oggi presente a Pompei. Una cospicua produzione di fiction ha creato nell'immaginario collettivo un ipotetico contesto conviviale nel quale gli antichi romani erano soliti pranzare. Ma mentre le mitiche cene di Lucullo, riecheggiate nelle fantastiche orge di Trimalchione, vanno riguardate alla stregua di eccezionali ostentazioni di opulenza, per i comuni abitanti dell'impero tacitare i morsi della fame costituì sempre una triste incombenza giornaliera, peraltro spesso delusa, nelle città più che nelle campagne. Dove, come e cosa fosse per la stragrande maggioranza dei romani il desinare nella quotidianità dei primi secoli della nostra era costituisce l'avvincente falsariga del volume Pompei: storia di una antica Caupona. Società, abitazioni, taverne, alimenti e ricette vengono perciò scandagliati e vagliati nelle sue pagine riccamente illustrate, rievocando un contesto storico attendibile e dettagliato, confermato dai limitrofi scavi di Pompei. Prefazione di Maurizio De Giovanni.