"La Storia prima felice, poi dolentissima e funesta fa storia a sé. Anche in questo caso Citati mette in gioco le sue supreme capacità di lettore e interprete, ma si tratta di documenti privati, fino ad allora sepolti nei cassetti delle case di famiglia, che raccontano una storia che va dagli anni Trenta agli anni Cinquanta dell'Ottocento, la storia del matrimonio di Gaetano Citati e Clementina Sanvitale. Il materiale di Citati, a parte qualche altro documento d'archivio, consiste essenzialmente di lettere: tutti i personaggi del libro sono legati dalle fitte maglie di una rete epistolare che è come la materia prima della loro vita interiore, il suo tessuto connettivo. Il titolo stesso del libro proviene da questi documenti privati: fu l'inconsolabile Gaetano, dopo la morte precoce della moglie, a definire così, con perfetta sintesi, le lettere di Clementina che aveva religiosamente conservato, sigillandole con un cartiglio." (Dall'Introduzione di Emanuele Trevi)