Il volume chiude la rassegna della "Storia dell'architettura italiana" di Electa che studia il periodo che va dal Quattrocento al Novecento. Costituito da una raccolta di saggi affidati a storici di fama nazionale e internazionale, il libro restituisce la complessità dell'architettura italiana del XIX secolo attraverso l'analisi di città e architetture a cavallo tra liberty e neoclassicismo. Sono delineate con grande rigore figure emblematiche come Antonello Antonelli, Pasquale Poccianti, Giuseppe Mengoni, Camillo Boito, Giuseppe Jappelli. Alla serie di saggi che inquadrano storicamente il periodo in esame ne sono affiancati altri su temi specifici.