Questo libro completa l'opera in sei volumi "Storia dell'IRI". Integra i volumi analitici che l'hanno preceduto con una trattazione incentrata sulle reciproche interazioni fra le vicende dell'Istituto e quelle attraversate dall'economia italiana: la crisi degli anni Trenta del Novecento, dalla quale l'IRI scaturì e al cui superamento, sotto la guida di Alberto Beneduce e di Donato Menichella, recò un apporto decisivo; la guerra e la ricostruzione postbellica; il "miracolo economico", del quale l'IRI fu protagonista; la stagflation degli anni Settanta e le difficoltà degli anni Ottanta che, nonostante l'impegno profuso dall'IRI, sfociarono nella scelta politica della privatizzazione delle imprese pubbliche negli anni Novanta, sino alla liquidazione dell'Istituto. Il ristagno dell'economia lungo il ventennio seguito al crollo della lira nell'estate del 1992 ha coinciso con lo smantellamento del gruppo pubblico ma ha altresì riproposto le carenze del capitale privato. I limiti delle poche grandi imprese industriali rimaste e della miriade di piccole aziende nell'esprimere produttività attraverso la ricerca, l'innovazione, il progresso tecnico suscitano un duplice quesito: se la rinuncia all'IRI è stata davvero inevitabile e saggia e se è ancora necessaria, seppure in forme diverse, la funzione di supplenza del capitale privato che l'IRI, con alterna fortuna, ha svolto.