Il volume ripercorre, situandone volta per volta i vari passaggi nello specifico contesto geografico, storico e politico, il tragitto che i cosiddetti saperi storico-sociali - come si tende a chiamarli oggi - hanno intrapreso partendo dagli albori, qui individuati nell'Inghilterra del XVII secolo, fino alle derive più recenti, in cui, a essere protagonista, è il concetto di modernità. Tra gli argomenti principali: i concetti di "paradigma" e "discorso", lo Stato e la sovranità, l'illuminismo e la rivoluzione industriale, il positivismo nelle riflessioni di Comte, Saint-Simon e Spencer, l'idealismo di Hegel e il materialismo storico di Marx, le teorie di Durkheim, tra i padri fondatori della sociologia, Weber e Simmel, due grandi "classici" tedeschi, la Scuola di Chicago, il funzionalismo di Parsons e Merton, la gerarchia dei poteri secondo Mills, la Scuola di Francoforte con Marcuse e Fromm, il modello di socializzazione elaborato da Mead, la fenomenologia di Husserl e Schütz, l'approccio drammaturgico di Goffman, Lévi-Strauss e l'antropologia strutturalista, Foucault e l'onnipresenza del potere, la società del rischio di Beck, la società liquida di Bauman.