In questo suo terzo e conclusivo volume relativo alla Storia del Fascismo, Roberto Mancini continua a portare avanti la sua tematica principale, quella cioè di un Fascismo rivoluzionario nelle sue diverse fasi. Il regime mussoliniano, anche nel corso del secondo conflitto mondiale si è dimostrato costante nel portare avanti la sua battaglia contro tutti i suoi nemici esterni ed interni e ha sempre evidenziato il suo spirito antiborghese e anticapitalista. L'opera, si snoda dall'immediata vigilia del conflitto mondiale fino al tragico epilogo di Piazzale Loreto e alla "macelleria messicana", avvenuta con la compiacenza degli alleati. Durante le ultime fasi della Rsi viene messa in evidenza, inoltre, la lotta contro qualsiasi forma di normalizzazione, per esaltare al contrario quello spirito irriverente e battagliero sempre presente anche quando tutto sembrava irrimediabilmente perduto. Di quella lotta disperata resta sicuramente il tentativo di voler instaurare un socialismo non utopico, ma perfettamente calzante per la realtà europea, teso - come diceva Solaro - ad "accorciare le distanze".