La Storia dei Samonà-Monroy non è la storia di una qualunque famiglia aristocratica siciliana. Essa è caratterizzata da una spiccata predilezione di molti dei suoi membri per l'arte. Una sorta di destino familiare cui soltanto i membri più coraggiosi si dedicheranno in toto, seguendo quella che Hillman chiama la ghianda o ancor meglio il daimon di platonica memoria. Coloro che si avvicineranno all'arte con tale intensità saranno capaci di vivere vite piene e intense, lontano dal potere e dunque (per la Sicilia) dall'esperienza mafiosa, anzi combattendola radicalmente attraverso il sistema della cultura. Proprio per articolare un diverso rapporto con la Storia, l'autrice, Angela Lanza, che della famiglia è parte, ha fondato, a metà degli anni 2000, l'Associazione "Archivia- donne in movimento" utilizzando un metodo, quello del rispecchiamento, in cui non c'è una critica lontana e descrittiva degli avvenimenti della Storia ma li fa propri e si immedesima in essi.