Un diario ricavato su foglietti di fortuna, cartoline postali, stralci di pagine di registro cestinate dai suoi carcerieri: il capitano Tommaso A. Melisurgo, catturato e internato dai tedeschi dopo l'8 settembre '43, subì una dura prigionia ed il successivo internamento dopo la liberazione da parte degli anglo-canadesi nel 1945. Durante quei lunghi mesi di supplizi trovò, anche grazie ad un'assidua scrittura, il coraggio per sopravvivere con dignità nelle situazioni più terribili e disumane. Un libro voluto in occasione del 60° anniversario dalla fine della guerra.