La statistica può essere "pop"? Si può comunicare in modo "sexy"? L'autore afferma di sì, se per "pop" intendiamo popolare e per "sexy" coinvolgente, dunque se la rendi leggera, ma non superficiale, con la comunicazione e i social media. Perché in genere appare ai più così lontana e inutile? Perché è assente una cultura della statistica. Attraverso il racconto della presenza dell'Istituto Nazionale di Statistica sui social (con un interessante confronto internazionale con gli altri e una iniziale riflessione sul rapporto tra fiducia e comunicazione) questo libro presenta casi, episodi, campagne e strategie di comunicazione messe in atto per avviare un dialogo autentico e relazionale con il pubblico più ampio. Bloccando quindi disinformazione e cattiva comunicazione grazie a questa nuova strategia e a contenuti in grado di umanizzare "il dato" parlando "a tutti", si punta a riacquisire la fiducia nei confronti della dimensione statistica. Perché, alla fine, i numeri servono per parlare delle persone, di noi. Prefazione di Serenella Ravioli. Postfazione di Francesco di Costanzo.