Srebrenica è una piccola città situata nella ex Repubblica jugoslava e dello Stato attuale Bosnia-Erzegovina artificialmente creato dalla NATO. Era un'enclave in territorio serbo, abitata fino a metà degli anni '90 in maggioranza da musulmani. Srebrenica era una "zona protetta", (apparentemente) demilitarizzata, e occupata militarmente dalla NATO. Ma Srebrenica è anche una orribile metafora sanguinaria e truculenta, in cui non solo echeggiano razzismo, fascismo, genocidio, sciovinismo, pannazionalismo, pulizia etnica e stupro di massa - in breve: tutte le etichette mendaci che negli due decenni si sono rivelate di provata efficacia per ingannare l'opinione pubblica. La versione ufficiale di "Srebrenica" è una menzogna propagandistica che non diventa più vera se la si ripete una infinità di volte senza poterla provare. In questo libro si dimostra, con un'abbondante documentazione iconografica, che il massacro c'è veramente stato, ma fu un massacro a danno dei serbi.