05/05/2007
Di info
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Divertente, scorrevole, appassionante questo libro di un esordiente ottantottenne che racconta la sua esperienza di autiere nel Corpo di spedizione italiano in Russia durante la seconda guerra mondiale. La scrittura gioviale, semplice e autobiografica, ripercorre come un flusso di coscienza sveviano la formazione di un giovane milanese (uno dei tanti) che si trova immerso in una guerra e in un paese, la Russia, dove tutto sembra un po' irreale come un quadro di Chagall. Un Don Chisciotte all'italiana sullo sfondo però di un contesto la cui parola d'ordine sembra essere sopravvivere e andare avanti sempre avanti. Divertenti i disegni e le fotografie che corredano il libro come le pagine del giornalino "Spingere" che occupano l'ultima sezione del libro.