Pubblicato nel 1951, "Spettacolo" è una delle opere più ambiziose e articolate di Prévert, una sorta di summa di gran parte della sua produzione letteraria. Giocando sull'imprevedibile ma calibrato avvicendarsi di poesia e teatro, così come sulla commistione tra i registri lirico, grottesco e satirico, il poeta francese mette in scena lo spettacolo del mondo e della vita, con le sue contraddizioni e le sue infelicità, ma anche i suoi gesti di rivolta e i suoi momenti di gioia. Al di là di ogni stereotipo e luogo comune superficialmente accettato, ciò che la ricerca artistica dell'autore francese propone è, come sempre nelle sue opere migliori, l'impellente necessità di restituire dignità all'umano e di opporsi a tutto ciò che lo vorrebbe avvilire o negare. E l'arma più efficace e tagliente che il poeta possiede è proprio il linguaggio: un potente grimaldello in grado di scardinare falsità e finzione per rivelare i segreti e le autentiche bellezze del mondo.