Il libro è la rielaborazione delle corrispondenze inviate da De Amicis a «La Nazione» di Firenze in occasione di un suo viaggio in Spagna all'epoca della breve permanenza su quel trono di Amedeo Savoia-Aosta, figlio di Vittorio Emanuele II. Suddiviso in tredici capitoli, ciascuno è dedicato a una città, ossia a una tappa del viaggio. In ogni città, De Amicis gira liberamente alla stregua di un turista d'oggi, visitando monumenti, soffermandosi nei caffè, alloggiando in alberghi, assistendo a manifestazioni culturali e folkloristiche, passeggiando per le strade, intrecciando discorsi con la gente del luogo. Tutto ciò ci viene restituito con una prosa di gradevole lettura, in cui sono riconoscibili le doti più caratteristiche di De Amicis scrittore: una vena non profonda, ma facile, limpida e continua e una felice attitudine a un modo di narrare suggestivamente familiare e pacato. Barcellona, Saragozza, Burgos, Valladolid, Madrid, Toledo, Cordoba, Siviglia, Cadice, Malaga, Valencia sono tra le città descritte da De Amicis. Il volume è ricco di diverse scene e scenette - una specie di "cartoline illustrate" - che rendono la lettura scorrevole e piacevole, anche a quasi 150 anni di distanza.