Ascolto, osservazione, ragionamento, esercitazione del proprio ingegno e, infine, emozione, gioia; fare il medico è ciascuna di queste cose, ma ogni affermazione porta in sé le proprie ragioni e i propri limiti; forse medicina è solo una scienza dai mille volti che, a volte, porta a considerare i medici, le cui competenze si realizzano su un piano non solo biologico, ma anche psicologico e culturale, figure mitiche. Ma vi è un aspetto più silenzioso, fatto anche di sacrificio, di rinuncia, di fatica, che si consuma nelle corsie alla ricerca di traguardi prestigiosi, su un gioco sottile disperanze e illusioni. Un romanzo che aiuta a scoprire l'alterna vicenda delle cose umane, mista di sventure e di cose liete, d'innalzamenti e di abbattimenti, a cui non ci si può in alcun modo opporre.