Dopo la trilogia che si è aperta con
Salvare le ossa,
Jesmyn Ward scrive per raccontare una storia personale in modo da rendere i suoi temi universali.
Sotto la falce è insieme un memoir e un pamphlet che nei temi ha anticipato il Black Lives Matter: cuore di Sotto la falce è infatti la difficoltà di essere neri, soprattutto nel Sud degli Stati Uniti.
La riflessione contenuta in Sotto la falce parte da fatti autobiografici: Jesmyn Ward ha perso cinque uomini importanti della sua vita, qualcuno per droga, qualcuno per incidente, qualcuno per suicidio e qualcuno per povertà.
Lo stesso esito raggiunto con modalità diverse ma che, appunto, parte da un medesimo stato di cose: la marginalità sociale vivida in particolare in certe zone rurali degli USA facilitano la discesa nella tossicodipendenza e nel disagio.
E difficilmente ci si rialza.
Graffiante e poetica allo stesso tempo, la testimonianza di Jesmyn Ward raccolta in Sotto la falce va a costruire e ampliare uno scaffale di letteratura sull'identità afroamericana nel XXI secolo.
un libro che sa di dolore, paralisi e speranza, che racconta l'attualità senza risparmiare colpi ma nutrendo la consapevolezza.
Recensione di Stefania C.