La vita in paese può essere parecchio monotona per i suoi piccoli abitanti, ma non se si abita ai piedi di un vulcano, anche se spento ormai da milioni di anni. Vuoi perché sotto la cenere continua ad ardere sempre un po' di brace, vuoi perché l'energia geotermica non può che spandersi attraverso i cieli che sovrastano l'abitato, Sofia, presa dalla noia, nella sua cameretta, inizia a disegnare e immaginare.... Per prima, incontra La fornaia viaggiante, di ritorno al suo forno, pronta a cuocere il pane. Passeggiando tra i vicoli, saluta allegramente Il signor Pino, con il suo cappotto sempre in ordine. Tiene sottobraccio la signora color melma di fango. Che strano, alzando lo sguardo, le è sembrato di vedere Tino, quel bambino timido che vive in campagna e frequenta la sua stessa scuola. Le sembrava volare cavalcando una pecora, o una capra. Ha proprio bisogno di andare a casa Sofia. Passando davanti al Paradiso dei vegetali, l'orto più curato del paese, finalmente arriva nel suo casale nascosto, oltre il labirinto di siepi. Prima di entrare si ferma ad accarezzare Aksil col suo piccolo. Mentre finalmente prende sonno, nel silenzio del sottobosco, Karl e Pio investigano...