A quasi vent'anni dalla scomparsa del grande scultore lombardo Francesco Somaini (1926-2005) il volume ne approfondisce per la prima volta la produzione pittorica, sottolineandone la stretta relazione con la creazione plastica. Attraverso un gruppo scelto di dipinti, eseguiti tra il 1950 e il 1965, rappresentativi delle varie fasi creative e delle diverse tecniche, il lettore è condotto nel cuore del laboratorio dell'artista attraverso sezioni tematico-cronologiche che analizzano momenti esemplari della sua attività, accostando dipinti, disegni e sculture di riferimento, esposti nelle collettive e personali più importanti del periodo. A cominciare dalla rassegna epocale Sessanta maestri del prossimo trentennio, curata da Carlo Ludovico Ragghianti a Prato nel 1955, grande estimatore della pittura dell'artista, che così scrive: "Francesco Somaini, scultore e pittore, in alcuni studi mostra un'esigenza profonda di spogliare, di andare alla radice essenziale delle cose: la capacità di sondaggio di un organismo si accompagna a un'eguale capacità di sintesi, che porta le sue immagini verso la calma monumentale di una compagine architettonica; ma lo sviluppo della forma, sorgente e come nascente da uno spazio partecipe con una scoperta vibrazione di vitalità, mantiene un tormento a volte tagliente, che si accentua nei disegni".