La scienza economica ha sempre basato le sue previsioni teoriche sul cosiddetto homo oeconomicus, un modello ideale di decisore, razionale ed egoista, centrato solo sul proprio interesse. Un'astrazione perfetta, che però non esiste. Le donne e gli uomini in carne e ossa non sono affatto algidi, prevedibili e coerenti come il paradigma vorrebbe; agiscono in modo ben diverso, guidati da sentimenti, reazioni, speranze, timori e slanci di ottimismo. Questo libro parte proprio dallo scostamento, non occasionale, tra teoria e realtà dei comportamenti umani e prova a spiegarli non solo con le parole degli economisti ma soprattutto con le ricerche di chi studia il nostro cervello e le complesse reti neuronali dove nascono le nostre decisioni. Tra neuroscienze, neuroeconomia e neuromarketing, studi sulle differenze di genere e sul comportamento animale, gli autori tracciano un affascinante itinerario per comprendere non solo l'origine di alcune scelte individuali ma anche di importanti decisioni macroeconomiche.