"Solchi tra le dita": un titolo a primo impatto insolito che arriva in realtà in maniera diretta al lettore, richiamando cicatrici profonde dell'anima, segni del tempo che scorre, di vita vissuta con tutto il suo carico di esperienze, emozioni e sofferenze. Con questa opera Giampiero Murgia torna nuovamente a regalare emozioni, muovendosi tra una prosa più leggera e scorrevole, a tratti ironica e versi lirici attraverso i quali scandaglia l'animo umano, soffermandosi su tutto ciò che lo colpisce e lo emoziona. Ancora una volta ci troviamo di fronte a un scrigno che racchiude tutti i tesori che la creatività e la sensibilità di questo artista sanno offrirci: non si tratta solo di una silloge poetica ma di una raccolta di racconti e poesie che s'intrecciano con i bozzetti e le esperienze di vita dello scrittore. Racconti brevi da leggere anche in momenti di relax, come suggerisce il sottotitolo (tea time); racconti che proprio per questo motivo non hanno un ordine sequenziale di lettura. Un momento di svago che talvolta può essere di intimo raccoglimento e di riflessione sulla vita e sulle esperienze comuni a ognuno.