Questo volume raccoglie gli studi di Cerritelli intorno alle pratiche della pittura affermatasi in Italia negli anni Settanta del secolo scorso, attraverso le sue componenti fondamentali: analisi del processo pittorico, azzeramento monocromatico, emanazione del colore-luce, tensione concettuale degli strumenti operativi, decostruzione degli elementi formativi dell'immagine. Le definizioni proposte dalla critica che ha sostenuto queste ricerche sono molteplici e mettono in evidenza la complessa identità del fare pittura: astrazione analitica, pittura-pittura, nuova pittura, pittura fredda e radicale, pittura aniconica, il corpo della pittura, nozione quest'ultima molto cara alle posizioni critiche dell'autore. Ogni terminologia indica un interesse per la riflessione sugli strumenti del dipingere strettamente connessi al disvelamento dei processi di elaborazione della materia. La ricostruzione storiografica dell'autore documenta un campo di pratiche creative mai riducibili a una concezione unitaria del dipingere verificato attraverso il commento sia dei testi della critica militante sia degli scritti degli artisti dai quali emergono le motivazioni dei loro diversi orientamenti.