Recentemente il concetto d'identità è stato messo in discussione: l'identità dell'uomo moderno con la sua pretesa autonomia e la libertà di un sé pienamente sviluppato; l'identità collettiva con i suoi pericolosi sviluppi verso forme di riconoscimento chiuse, ripiegate su se stesse o congelate nei fantasmi delle identità nazionali. La questione dell'identità rinvia alle concezioni moderne del soggetto e della persona. Per rivisitarla in modo critico, i saggi raccolti in questo volume ricorrono alla prospettiva antropologica della fabbricazione dell'umano o antropopoiesi. In questa prospettiva, il soggetto si mostra nella sua identità individuale come prodotto delle relazioni intessute con il contesto ecologico, sociale e culturale, ma appare ugualmente dotato di intenzionalità, della possibilità di dire "io" e di una riflessività che gli permette di costruirsi in interazione con il suo ambiente. Centro instabile ed effimero di pratiche antropopoietiche di costruzione di sé in rapporto con gli altri, il "soggetto" è anche un concetto che richiede la comprensione delle dinamiche identitarie. Di qui i due approcci proposti in questo volume in vista di una definizione plurale e polivalente del soggetto e della sua identità. Da una parte una prospettiva antropologica, interessata a cogliere l'impatto identitario delle pratiche e delle rappresentazioni della persona in diverse culture.