Chi scrive aforismi si propone di creare con il lettore un dialogo di sollecitazioni la cui risposta e la comprensione profonda del significato ultimo che non da adito a esternazioni, che può avvenire solo nel silenzio e che può essere formulato solo nel tempo. In queste pagine silenzi e parole si alternano in una corrispondenza genetica incessante: dal silenzio le parole, dalle parole il silenzio e sempre la riflessione, il pensiero, frutto del silenzio e generatore di parole. Ma anche il silenzio come momento purificatore del dolore attraverso il dolore, un tema caro alla più antica religiosità orientale.
