In alcuni momenti decisivi del loro percorso, diversi maestri dell'architettura moderna e contemporanea hanno scelto di illustrare le loro opere ricorrendo ad una particolare documentazione fotografica, in cui l'architettura è raffigurata insieme alla presenza dell'uomo che ne occupa gli spazi e che agisce in essi. L'assunto di questo studio è che in questa iconografia attentamente ponderata sia possibile scorgere - in forza della verificabile intenzionalità dichiaratoria che gli architetti vi hanno proiettato - l'espressione programmatica di un auspicio progettuale riguardante le relazioni tra la forma costruita ed il mutevole agire umano. L'indagine si concentra dunque su quanto i documenti fotografici restituiscono in termini di moventi e di idee di architettura, con una argomentazione sostenuta da un interesse rivolto al presente: riflettere sul rapporto tra l'uomo e lo spazio architettonico non significa infatti altro che affrontare direttamente le ragioni fondamentali - quindi permanenti e necessarie dell'abitare e del costruire.