Multinazionali e mercati finanziari sono i soggetti che solitamente individuiamo come legati alla mondializzazione dell'economia, mentre piccole e medie aziende e distretti vivono come relegati alla dimensione regionale europea. Il percorso in atto mette in evidenza i limiti e la debolezza delle funzioni aziendali dei distretti e l'immediatezza del ciclo del prodotto in tutte le sue fasi esposto alla differenza non solo di fuso orario ma soprattutto di differenziali competitivi. Quanto più il distretto esprime dentro e fuori le aziende le funzioni alte d'impresa, così riesce a galleggiare nella competizione e a esprimere una piattaforma socio-economica attiva e "multinazionale". Il concetto di distretto multinazionale è l'innovazione, con tutti i connessi relativi alle reti mondo. Il fuoco del problema, date le caratteristiche del sistema Italia, potrebbe essere quello relativo alla riconoscibilità del contesto e alla sua costituzione come fattore, o meglio, come insieme di fattori connessi al differenziale competitivo. Oggi, nell'attuale fase di globalizzazione, la piccola e media impresa è una risorsa ma anche un problema; infatti il fuoco dell'economia si sta spostando nella geografia delle reti logistiche, informatiche, sociali e culturali che interagiscono con l'est Europa e con l'Asia dentro alla diaspora del sistema dei distretti.