L'arrivo a Venezia del maestro è per Fortuni motivo di passioni contrastanti. Stavolta il suo idolo si presenta deperito, confuso e di umore molesto. In una laguna autunnale, evocata con sensibilità impressionista, il grande violinista svela all'allievo il mistero che ha avvolto gli ultimi due anni della sua vita. Il romanzo è un'ode alla bellezza antica, in cui risuonano le voci di tre generazioni di musicisti. Le atmosfere sono quelle dei quintetti di Fauré.