Il protagonista di questo romanzo, Adrian Mara, rimasto senza padre in tenera età, cresce in Albania con la madre italiana di origini ebraiche, la quale coltiva in lui la passione per la musica. La musica diventa la sua ragione di vita e la sua speranza di salvezza. Quando fugge in Francia, Adrian si realizza come direttore d'orchestra e compositore, ma le ombre del passato lo perseguitano e non gli lasciano scampo. Il regime dittatoriale di Enver Hoxha fa da cornice a questo romanzo che dà voce al dramma degli individui, ognuno nella sua unicità e tutti sotto la volta comune della storia. Destini che si intrecciano, coincidenze e fatalità, fatti reali al limite dell'irrealtà, confini labili tra realtà storica e finzione letteraria. Di questo, e non solo, è intessuto il thriller psicologico di Grigor Banushi, un vero inno alla vita e all'amore.