Il mare, uno degli elementi caratterizzanti della letteratura universale a partire da Ulisse per giungere a Montale, in questa raccolta di Guglielmo Aprile diventa centro di riflessione, in quanto scandaglia gli anfratti della natura marina come scandaglia il pensiero attraverso un lungo viaggio costituito di emozioni, di problemi, di bellezza, di riflessioni, ma soprattutto di poesia. Il mare appare quindi emblema e simbolo di una condizione, luogo ideale in cui si realizzano eventi apparentemente insignificanti, ma colti nell'attimo di un irresistibile richiamo all'ulteriorità, che seduce con il suo orizzonte accogliente e protettivo.