«A questo lavoro Salvatore Giambanco ha dedicato la pienezza delle sue energie nel suo ultimo tratto di cammino, con la passione indomabile e l'entusiasmo tenace di cui è testimone chiunque lo abbia incontrato per le strade della vita. Il lavoro è stato steso direttamente alla macchina da scrivere, l'antica fedele compagna di viaggio di Giambanco. La prima stesura è densa di ripensamenti, alcuni operati ancora alla macchina da scrivere, altri operati a mano, con grafia ferma ed elegante, attraverso gesti ordinati e inequivoci sul piano della lettura del dattiloscritto».