Il protagonista, vivace anche se a tratti inquieto, racconta le sue giornate, le suggestioni che lo conquistano senza mancar nello stesso tempo di rivelare equivoci e contraddizioni della società a cui appartiene. Una quotidianità vissuta nel segno dello stupito disincanto annotando piacere e disappunto insieme. Un cammino percorso tra gli ostacoli di una generazione disadattata che guarda davanti a sé distinguendo soprattutto indeterminatezza e provvisorietà. Il sorriso, terapeutico quanto a volte lacerante, appare sul viso di Emma, figlia della compagna del nostro. Emma è una bambina di otto anni impegnata a vincere la necessità di compensare il vuoto lasciato da un padre che all'improvviso, diversi anni prima, l'ha abbandonata. Il protagonista vive egli stesso le trepidazioni di un padre ma consapevole di essere altro. L'uomo e la piccola visitano insieme il giardino del quartiere, la biblioteca, la pinacoteca, trascorrendo giornate all'inseguimento di una libertà piena realizzata infine respirando il mare d'inverno...