Siena fu nel Medioevo una città rilevante sul piano finanziario, religioso, artistico e culturale ma poco si sapeva fino ad oggi sulle sue manifatture tessili, in particolare quelle della lana e della seta, uniche a elevarsi a rango di 'industria'. Questa assenza è dovuta a un vuoto storico o, piuttosto, a un vuoto storiografico? Il volume, vagliando una ricchissima documentazione inedita, propone una sintesi su un tema basilare per comprendere le fondamenta economico-produttive senesi e scrive una pagina importante della sua storia, confrontandosi con un tema classico della storiografia medievale, ma su una realtà quasi sconosciuta e mettendo in relazione le dinamiche del settore con altre più ampie sul piano politico e sociale. I problemi che dovette affrontare Siena nella conversione della propria struttura produttiva tessile, infatti, portarono a una profonda ridefinizione delle forze sociali in campo, con un notevole impatto sulle sorti della città. L'adozione o meno di politiche protezionistiche a vantaggio o svantaggio di determinati ceti sociali condizionò i secoli a venire. Tuttavia, tali dinamiche non riguardarono solo Siena ma ogni città manifatturiera medievale costretta a confrontarsi con le esigenze dei produttori e dei consumatori.