"Malinconie, nostalgie, tristezze, ansie, improvvise a sorprendermi giungono. Prepotenti da lontano le sento arrivare, siccome fragore di mare lontano. Come l'onda spumeggiano, si distendono, si dilatano, s'allungano a ghermire. Inerme le accolgo, mi lascio sopraffare e, consolatoriamente, scrivo, perché la Poesia ha questo compito sublime di prendere tutto il dolore che ci spumeggia e ci romba nell'anima e di placarlo, di trasfigurarlo nella suprema calma dell'arte, così come sfociano i fiumi nella vastità celeste del mare." (Francesca Santucci)